“Epistola De Tolerantia”

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Il Padrino_O
view post Posted on 10/3/2008, 23:16




“Epistola De Tolerantia”
John Locke

Piuttosto che una trattazione completa ed organica del grande empirista inglese mi limiterò — sebbene non sia una vera e propria limitazione — a parlare della sua Lettera sulla tolleranza, la quale ci offre molti spunti interessanti di riflessione. Rimando una sintesi della sua filosofia tutta in seguito, magari quando avrò colmato il “gap” tra lui e Cartesio (leggasi: quando ne avrò voglia.

Una piccola introduzione però serve. Locke nasce nel 1632 e muore nel 1704, inglese, si ritrova nel bel mezzo delle guerre civili, ma per la maggior parte del tempo vive in Olanda, a quanto pare molto apprezzata per le libertà di espressione concesse ai suoi cittadini (sebbene Spinoza non credo al pensi alla stessa maniera). Nella Epistola, Locke analizza prima di tutto i rapporti che devono esserci tra Stato e Chiesa e dove finiscono (e iniziano) le libertà e i poteri dell’uno e dell’altro. Locke è laico, nel vero senso del termine: sostiene la divisione completa tra Stato e Chiesa (come disse anche Gesù: “Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio). È pure liberalista: ritiene ovvero che lo stato debba occuparsi solo di difendere le proprietà e i beni del cittadino, senza imporsi in altre faccende. Il suo pensiero è quanto mai attuale e sarebbe bene che molti dei nostri politici e soprattutto lo Stato Vaticano lo tengano a mente, perché cardine di tutte le moderne concezioni statali. Ma adesso vediamo qualche passo interessante dall’Epistola.

Dico [la Chiesa] che è una società libera e volontaria. Nessuno nasce membro di una chiesa, altrimenti la religione del padre e degli avi perverrebbe ad ogni uomo per diritto ereditario e ciascuno dovrebbe la propria fede ai propri natali: non si può pensare nulla di più assurdo di questo.

Che dire allora del battesimo alla nascita? Sebbene non sia la vera e propria entrata nella chiesa cattolica è di certo una “carta fedeltà” che diventerà una “carta socio” con la cresima. Comunque si inserisce subito il bambino nell’ordine di idee che dovrà fare la comunione e la cresima. E anche se si opporrà, avrà avuto, nei primi anni della sua vita, quelli più incisivi, una parziale educazione da parte di una Chiesa.

Se bisogna esortare i cristiani ad astenersi dalla vendetta, perfino quando sono stati provocati da torti ripetuti anche settanta volte sette, quanto più devono astenersi da ogni ira e ogni violenza dettata da inimicizia coloro che non hanno sofferto nulla da altri, e avere il massimo scrupolo di non ledere quelli dai quali non sono mai stati lesi in nulla. […] Quando si tratta degli affari e dei beni familiari o della salute del corpo, ciascuno ha pieno diritto di decidere da sé cosa gli convenga fare e gli è lecito seguire quello che a suo giudizio è il partito migliore.

Questo dovrebbe essere applicato non solo per la Chiesa e per i Cristiani, ma in generale per tutte le cose. Se una legge permette un aumento di libertà ad un gruppo e non danneggia i rimanenti, perché opporsi? Perché opporsi ad esempio alle coppie di fatto, alla procreazione assistita, all’aborto? Se uno non è d’accordo, non farà queste cose, ma non deve impedirlo agli altri.

Non chiedano [gli ecclesiastici], in aiuto della loro eloquenza e della loro dottrina, i fasci e le scuri del magistrato: potrebbe accadere che, mentre essi sbandierano il loro amore per la verità, il loro zelo, un po’ troppo entusiasta del ferro e del fuoco, svelasse la smania di potere.

Pertanto ciascuno ha cura della propria anima, e bisogna lasciargliela. Si dirà: e se la trascura? Rispondo: che cosa accade se trascura la propria salute? o l’amministrazione del patrimonio? Tutte cose che sono più vicine alla giurisdizione del magistrato. Forse il magistrato con una legge apposita impedirà che diventi povero o che si ammali? Le leggi, per quel che possono cercano di proteggere i beni e la salute dei sudditi dalla forza e dall’inganno altrui, non dall’incuria o dalla dissipazione del proprietario.

…non spetta al magistrato punire con le leggi o colpire con la spada tutte le cose che ritiene essere peccati di fronte a Dio.

Questi tre passi sono tutti inquadrati nella laicità dello stato, in un senso e nell’altro. La Chiesa non può influenzare le leggi dello stato, portarle a punire quelli che per lei sono peccati ma per lo stato sono indifferenti. Purtroppo in Italia queste cose succedono. La laicità è l’unica base sulla quale può svilupparsi la tolleranza.

Prima infatti si deve obbedienza a Dio, poi alle leggi. Ma si osserverà: che cosa accade se il magistrato con una legge comanda ciò che alla coscienza privata sembri illecito? Se si verificasse, allora, secondo me, il privato dovrebbe astenersi dall’azione che, in base al responso della sua coscienza, è illecita, ma dovrebbe sottostare alla pena che non è illecito sopportare. Infatti il giudizio privato di un qualsiasi cittadino non elimina l’obbligatorietà di una legge promulgata per il bene pubblico e in materia politica, né merita tolleranza.

Non c’è bisogno che commenti molto questo, il riferimento all’obiezione di coscienza è chiaro e io condivido in pieno ciò che afferma Locke: se non vuoi vendere la pillola, ne subisci le conseguenze, nessuno ti ha obbligato a fare il medico, ma nessuno ti obbliga ad andare contro la tua religione.



preso da un blog |:
 
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Andry06
view post Posted on 10/3/2008, 23:36




Sembra 1 testo scritto da me O.o
Io è da tanto(troppo xD)tempo ke dico questo ma se lo dici ad 1 cattolico molte volte,pure x paura di pensare cose nn cattoliche(oddio ke terrore -.-"),negano l'evidenza ed io vengo sempre visto cm colui ke è agnostico,e quindi con altri occhi...
Oggi 1 mio compagno di classe stava senendo quando gli ho detto ke può pure darsi ke Gesù era solo 1 profeta -.-
 
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deusex10
view post Posted on 11/3/2008, 15:04




I valori in cui si crede, non si rinnegano MAI.

cmq apro una parentesi, secondo me chi non ha mai letto qualche testo biblico, chi non ha mai provato a fare il Cristiano, chi non si è mai informato sul Cristianesimo non puo dire di non essere credente, in quanto si dichiara non credente di cosa, visto che non ha nemmeno provato a conoscerla?

Io questo weekend ma anche in questi ultimi 2 mesi ho vissuto una bella esperienza, per la prima volta ho sentito sulla mia pelle cosa significhi essere Cristiano. Spero solamente che potrà accadre anche a voi, spero,non voglio, perchè siamo in un mondo libero e poi, come ha detto un sacerdote, i Cristiani (veri), sono il sale della terra; ne basta poco per dare sapore.
 
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Il Padrino_O
view post Posted on 11/3/2008, 20:48




...e ne basta poco per far salire la pressione e farti schiattare
 
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Andry06
view post Posted on 11/3/2008, 21:26




CITAZIONE (Il Padrino_O @ 11/3/2008, 20:48)
...e ne basta poco per far salire la pressione e farti schiattare

Mwuahahah xD
Cmq x Deusex,sono scelte ed idee personali...
E' come dire ke arriva 1 islamico da te e ti dice"Speriamo ke ti convertirai a Maometto" te ce lo mandi...xD
 
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deusex10
view post Posted on 12/3/2008, 14:35




esatto, sono idee personali, ci rispettiamo e tutti a mangia la pizza xD
 
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5 replies since 10/3/2008, 23:16   67 views
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