BM's |
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| Durante il 2006 noi dell'89 siamo diventati (o lo diventeremo a breve, come la sottoscritta) maggiorenni. Il fatto, oltre a portare con sè una serie di svolte decisamente positive (leggi: la macchina! o anche il libretto delle giustificazioni totalmente autonomo..) ha anche una parte di resposabilità non indifferente, e non parlo di quella penale. Da adesso abbiamo diritto al voto e quindi teoricamente partecipiamo in maniera più attiva alla gestione di questa Italia. Ora, parlando con vari amici, sento sempre più spesso l'opinione diffusa del "Ma tanto, che voti a fare? In politica se uno dice nero, l'altro dice bianco: si riduce tutto a contraddire chi è venuto prima". In parte mi trovo d'accordo, perchè è sempre più difficile trovare qualcuno che voglia far andare le cose nel modo migliore possibile (cioè che non abbia in mente solo i suoi interessi!) ma di certo la soluzione non è abbandonare lo strumento preziosissimo che abbiamo per dire la nostra, cioè il diritto di voto! (Tralasciando poi il valore che ha il suffraggio universale come conquista acquisita nel tempo grazie a innumerevoli battaglie..)
Diciottenni e non, che ne pensate?
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