Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
"Questa frase è il momento della scelta: trovare se stessi, saggiare la base del proprio essere, oppure annegare nell’oblio."
Ci pensate mai, la mattina, in quale scuola state poggiando i vostri piedi, disperdendo pensieri, parole, risate?
Pensate al senso della vostra stessa scuola?
Probabilmente, anzi sicuramente, no. Sareste molto meno supeficiali..
E' una discussione provocatoria questa, nient' altro.. solo un imput per farvi riflettere un pò.. e magari rendervi padroni delle vostre vite..