| Come ha influito la formazione culturale dell’Ariosto sull’Orlando Furioso?
La formazione culturale di Ludovico Aristo è necessariamente da considerarsi per comprendere e scovare tutti i richiami colti che l’autore inserisce nel suo poema. Ariosto, infatti, come dotto umanista, si interessa particolarmente alla cultura latina, approfondendo autori come Orazio, Ovidio o Catullo; nel poema, tuttavia, un posto di riguardo è riservato a Virgilio, ispiratore prediletto di numerose vicende. Nell’opera sono anche lampanti i numerosi richiami alla mitologia greca classica, che ritroviamo nei mostri invincibili o nell’enigmatica figura delle parche. Anche l’epica classica trova una sua espressione nel Furioso: i maghi, infatti, sono di chiara ispirazione omerica. Per quanto riguarda un’influenza più vicina cronologicamente all’autore, gli scrittori cui Ariosto si rifà maggiormente sono Dante, Bocccaccio e Petrarca, seppure in maniera molto differente. Per Dante, infatti, il rifacimento consiste in un capovolgimento: il sistema di valori è, cioè, all’opposto e le immagini con le quali Ariosto richiama Dante sono pertanto “rovesciate”. Per quanto riguarda Boccaccio, da esso riprende la concezione dell’amore: un amore cortese, ma anche seduttivo, che si declina nelle sue molteplici e variopinte sfumature. Infine Petrarca, che viene richiamato soprattutto nell’ambito linguistico, per il suo cosiddetto “monolinguismo”. Ariosto, cioè, presenta una certa omogeneità lessicale che ci permette di accomunarlo al poeta fiorentino.
Individuare le esperienze di vita pubblica e privata ritenute particolarmente importanti nella vita dell’Ariosto
Una caratterizzazione dell’Ariosto inscindibile dalla sua produzione fu l’appartenenza alla corte degli Estensi. Se per un verso le dipendenze dal cardinale Ippolito d’Este gli permettevano di vivere e di dedicarsi alla letteratura, dall’altro le incombenze diplomatiche non gli consentivano di dedicarsi interamente alla letteratura, come egli avrebbe voluto. La conoscenza profonda e al contempo il rifiuto dell’epoca in cui vive l’Ariosto hanno permesso la stesura di un capolavoro come l’Orlando Furioso, ove il poeta si fa demiurgo di una creazione artistica rinascimentale che specchia il migliore dei mondi possibili, ovviamente basandosi precedentemente sul mondo reale che non viene apprezzato. Importantissima nella produzione dell’Arisoto fu anche la relazione che egli ebbe con la fiorentina Alessandre Benucci. L’amore del poeta per la donna è tutt’altro che cortese o spirituale, è un amore reale e semplice, che deve attendere per potersi compiere, tanto che quando Ludovico e Alessandra riescono a sposarsi sono ormai quasi anziani, per l’epoca. Anche il rifiuto che l’Ariosto riserva al cardinale Ippolito, come risposta alla proposta di seguirlo in Ungheria, risulta importante nell’ottica del poeta, che tenta di imporre il valore della sua arte sui meri incarichi diplomatici e politici.
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